Elena Guerra
Scopri la Vita e le Opere…
Scopri la Vita e le Opere…
* Lucca, 23 giugno 1835
+ Lucca,11 aprile 1914
La Santa Elena Guerra nacque a Lucca il 23 giugno 1835 da genitori nobili e fin da piccola ricevette, insieme ai due fratelli, un’educazione adeguata anche dal punto di vista spirituale. Elena avrà da sempre una speciale devozione allo Spirito Santo soprattutto dopo aver ricevuto il Sacramento della Cresima. Invece, all’epoca di Elena ricevere l’Eucarestia tutti i giorni non era fattibile, lei ebbe questo speciale privilegio proprio per essere sempre più vicina a Dio.
L’educazione cristiana in famiglia porta un suo fratello a prepararsi per il sacerdozio ed il desiderio di Elena era quello di voler anch’essa partecipare alle lezioni dei professori che il papà faceva venire in casa, ma ciò non fu appoggiato dalla mamma che si oppose, consentendole altresì di imparare musica, pittura e ricamo. Tuttavia, Elena di nascosto seguiva ugualmente le lezioni di latino e riuscì a completare la sua istruzione.
Si dedicò da ragazza a varie forme di apostolato sia alla cura dei malati di colera sia alla catechesi ai fanciulli. La vita di Elena non fu facile infatti si presentarono dei problemi di salute che la costrinsero ad una lunga immobilità. In questi anni di sofferenza approfondisce lo studio dei Padri della Chiesa e creerà un gruppo di preghiera denominato Amicizie spirituali. Ristabilitasi di salute chiede di poter entrare nelle Dame di Carità. La vita di Elena si orienta quindi verso una consacrazione ma ancora non capisce bene quale sia la volontà di Dio per lei.
Dopo il Pellegrinaggio di Roma
Insieme al padre, decise di fondare un gruppo di Adoratrici del Santissimo Sacramento, ma il suo padre spirituale non l’appoggiò in tale scelta. Sul modello di Angela Merici si volle dedicare all’educazione e all’istruzione delle fanciulle di Lucca e qui ebbe il sostegno sia della famiglia che dal parroco della Cattedrale. Comincia Elena, insieme ad altre compagne che si erano unite a lei, un nuovo apostolato sotto il titolo della santa protettrice di Lucca Santa Zita. Questo apostolato dapprima non fu caratterizzato dalla vita comunitaria.
Per Elena e le sue compagne non fu un periodo facile perché ebbe molti lucchesi contro questa nuova opera che avrebbe portato tanti frutti anche di santità. Da tale scuola uscirà Gemma Galgani una giovane che arriverà presto agli onori degli altari.
Elena acquistato un palazzo dalla parte del patrimonio familiare comincia lì la sua vita da religiosa e insieme alle fedeli compagne fonda le Oblate allo Spirito Santo.
La missione specifica delle Oblate è di essere «anime in ascolto sempre docili ad ogni soffio della Grazia» per diffondere nel mondo la devozione allo Spirito Santo. Tra gli avvenimenti dell’Italia del dopo Unità la Guerra si sentì chiamata a promuovere nella Chiesa una rinnovata Pentecoste rendendo operante «il mistero della Carità Divina, che, dal Cenacolo, attraverso la Chiesa, vuole raggiungere tutti gli uomini».
Per Elena e le sue compagne non fu un periodo facile perché ebbe molti lucchesi contro questa nuova opera che avrebbe portato tanti frutti anche di santità. Da tale scuola uscirà Gemma Galgani una giovane che arriverà presto agli onori degli altari.
Elena acquistato un palazzo dalla parte del patrimonio familiare comincia lì la sua vita da religiosa e insieme alle fedeli compagne fonda le Oblate allo Spirito Santo.
La missione specifica delle Oblate è di essere «anime in ascolto sempre docili ad ogni soffio della Grazia» per diffondere nel mondo la devozione allo Spirito Santo. Tra gli avvenimenti dell’Italia del dopo Unità la Guerra si sentì chiamata a promuovere nella Chiesa una rinnovata Pentecoste rendendo operante «il mistero della Carità Divina, che, dal Cenacolo, attraverso la Chiesa, vuole raggiungere tutti gli uomini».
Elena Guerra fu una grande donna non soltanto dal punto di vista umano e religioso ma seppe sfruttare i segni dei tempi anche dal punto di vista editoriale. Comincia a stampare diversi scritti riguardanti i problemi del tempo in cui ha vissuto soffermandosi su temi legati alla condizione sociale della donna e della vita scolastica. Più in là i suoi scritti prenderanno la svolta di approfondire temi ascetici sullo Spirito Santo. Elena si accorse che nella Chiesa lo Spirito Santo era l’eterno sconosciuto e si rattristava molto perché i cristiani Lo pregavano poco. Per tale motivo scrisse un opuscolo dal titolo “Pia Unione di preghiere allo Spirito Santo” per ottenere la conversione degli increduli, e diffuse la pratica delle sette settimane in preparazione alla Pentecoste; infine, nel 1889 fece stampare la novena intitolata “Nuovo Cenacolo” . Tali opuscoli serviranno a suscitare «un generale ritorno dei fedeli allo Spirito Santo».
L’opera di Elena sullo Spirito Santo non si ferma qui inizia per lei un lungo rapporto epistolare con il Santo Padre Leone XIII cercando di convincere il Papa a scrivere a tutti i vescovi del mondo e tramite loro ai parroci per esortare tutto il mondo cristiano a prepararsi bene alla Solennità di Pentecoste con una novena predicata.
Papa Leone XIII capì l’importanza di questo appello e con un “Breve” del 5 maggio 1895 esortò tutti i vescovi del mondo a fare questa novena per il ritorno dei dissidenti alla vera Chiesa.
Cinque mesi dopo, il Papa ricevette in udienza privata Elena Guerra. Questa, constatando che purtroppo il clero pareva poco interessato ad attuare quanto Leone XIII aveva raccomandato, aumentò la stampa pubblicando degli opuscoli per richiamare i parroci e i fedeli alla devozione verso lo Spirito Santo , e finanziò “missioni al popolo” in varie parti d’Italia allo stesso scopo. Per Elena Guerra arrivò però anche un periodo di sofferenza spirituale . Alcune sue consorelle la costrinsero a dimettersi, in piena e umile obbedienza Elena accetta e offrì la propria vita per il bene della Chiesa.
Gli ultimi tre anni madre Elena li trascorse nell’alternarsi di malattie e di dolori che ne provocarono la morte l’11 aprile 1914. Era il Sabato santo e la fondatrice, dopo che si era fatta vestire, scese dal letto, baciò la terra e ripeté ad alta voce: «Credo!». Le spoglie della beata riposano a Lucca nella cappella delle Oblate dello Spirito Santo, dove era stata traslata nel 1928.
Nel 1930 fu aperto il processo informativo diocesano per la sua beatificazione e nel 1953 fu pubblicato il decreto papale sulla eroicità delle virtù, che le assegnava il titolo di venerabile. Fu beatificata il 26 aprile 1959 da papa Giovanni XXIII, prima beatificazione del suo pontificato. Le fu attribuito il titolo di Apostola dello Spirito Santo
In occasione del pellegrinaggio dell’Arcidiocesi di Lucca, per la Beatificazione di Elena Guerra
Lo spartito dell’inno
L’OROLOGIO UNIVERSALE
(Invenzione della Beata Elena Guerra)
Ecco una brevissima descrizione di questo Orologio. Esso si compone di una nuova ed elegante mostra circolare, litografata in colori, dal diametro di 65 centimetri nel cui centro figura un orologio da gabinetto col suo quadrante dal diametro di 10 centimetri. La mostra grande gira attorno al piccolo quadrante, ed è spartita nei 24 fusi orari situati a raggio e separati da linee che rappresentano i meridiani, col numero dei rispettivi gradi di longitudine.
Ogni settore o fuso contiene i nomi di tutte le regioni e delle principali città che realmente in esso si trovano, offrendo allo sguardo quasi un planisfero in forma circolare, e dall’orologio che sta nel centro è mosso in maniera che in ventiquattr’ore compie (appunto come il globo terrestre) un giro sopra se stesso, e girando, conduce, ora per ora, tutti i fusi sotto una delle 24 lancette (le quali compongono un elegante stella nel mezzo del disco) e ciascuna lancetta portando il numero di una delle ventiquattr’ore del giorno, accenna contemporaneamente e con esattezza l’ora che corre in ciascuno dei ventiquattro fusi.
Il primo vantaggio che reca questo Orologio è di mostrare simultaneamente l’ora di tutti i luoghi del mondo.
Altro vantaggio è per coloro che dovendo inviare in lontane regioni dei telegrammi, mediante questa macchinetta possono vedere a qual ora convenga spedirli onde giungano al luogo di destinazione in ora opportuna. E però ben si capisce quanto sarebbe utile agli uffici bancari ed alle case di commercio.
Chi poi avesse alcuno dei suoi cari in luoghi molto lontani, mediante quest’Orologio che indica l’ora particolare d’ogni paese, può avere la soddisfazione di dare una sicura risposta al cuore che di frequente domanda: Che farà in questo momento quel mio parente… quell’amico, che è così lontano?
Si aggiunga che il nuovo strumento, non solo per la sua utilità, ma anche per la sua eleganza farebbe di sé bella mostra ancora in uno studio signorile.
Finalmente quest’Orologio (al quale si converrebbe piuttosto il nome di Oroscopio, o Pantorografo) offrendo il modo di sciogliere colla massima chiarezza molti difficili problemi cosmografici, dovrebbe d’ora innanzi trovarsi tra gli arredi indispensabili della Scuola.
Il disegno che abbiamo veduto è in piccole proporzioni, non può contenere tutti i nomi geografici inseriti in questo Orologio Universale i quali nomi sono più di 250.
(Dal giornale lucchese “PARAFULMINE” del 30 giugno 1900)